Zoll AutoPulse

Dispositivo di rianimazione, per il massaggio cardiaco e toracico non invasivo automatico, in grado di generare compressioni toraciche efficaci e costanti, di alta qualità e senza interruzioni, permettendo di raggiungere alti livelli di perfusione coronarica e sistemica, anche nei contesti clinici più impegnativi. Il sistema è dotato di una tavola che fornisce una base d’appoggio su cui posizionare il paziente, e di una fascia toracica per il massaggio che distribuisce il carico applicato durante il massaggio ed è facilmente fissabile intorno al torace del paziente. Ciò consente di evitare che, durante la RCP, l’applicazione concentrata di forza da parte di un dispositivo meccanico in un unico punto, possa arrecare danni al paziente e rottura di costole della gabbia toracica. Premendo un pulsante sulla piattaforma, la fascia AutoPulse si adatta automaticamente al torace del paziente, misurando la profondità e la forza giuste per ogni singola compressione. Dopodiché, il sistema inizia a eseguire compressioni toraciche complete personalizzate, di alta qualità e senza interruzioni. AutoPulse garantisce una RCP di alta qualità e senza interruzioni dal luogo in cui si verifica l’emergenza fino al trattamento avanzato.
AutoPulse è in grado di autocalibrarsi, in base alla taglia del paziente da rianimare, in modo da garantire compressioni adeguate ed efficaci indipendentemente dalla resistenza e dalla dimensione del torace del paziente sottoposto a RCP.
Il dispositivo consente la scelta fra massaggio cardiaco continuo o intervallato, per consentire l’esecuzione delle ventilazioni, lasciando comunque, la possibilità di effettuare il massaggio cardiaco manuale tradizionale senza necessità di rimozione del dispositivo dal paziente.
Il dispositivo consente il collegamento con il sistema di defibrillazione, ZOLL X Series o R Series, al fine di consentire l’erogazione dello shock terapeutico in sincronia con la fase di rilascio del massaggiatore. Questa funzionalità è ritenuta molto importante in quanto consente di ridurre a zero l’intervallo temporale fra interruzione delle compressioni ed erogazione della scarica (come auspicato dalle linee guida ERC 2010). Inoltre, in questo modo la scarica elettrica viene rilasciata nel momento di maggiore efficacia per il buon esito della defibrillazione.